Alimentazione: 3 miti da sfatare
Nel precedente articolo abbiamo parlato di “dieta mediterranea” ricca di pane pasta e pizza, e dei suoi effetti sull’organismo, oggi sfatiamo 3 miti sull’alimentazione che navigano in rete, nelle palestre e non solo.
Ancora oggi ci sono pareri discordanti sull’ alimentazione. Perché?
Da molti anni, paesi Europei e Nordamericani sono disastrati dalle immense spese che comporta la Sanità.
Una delle spese maggiori è quella derivante dalle complicanze dell’obesità;
la “sindrome metabolica”, legata all’ alimentazione, comporta la possibilità di infarto, ictus, ipertensione arteriosa, iperglicemia e ipercolesterolemia.
La scienza dell’alimentazione è una scienza recente che pur avendo fatto grandi progressi; non è ancora giunta a debellare definitivamente l’obesità.
Se, infatti, andiamo a vedere la recente storia dell’obesità e dei metodi suggeriti per affrontarla si nota quanto le idee sull’ alimentazione, nel tempo, sono spesso cambiate.
Ecco i 3 miti suddifisi in 3 rispettive fasi.
Negli anni Ottanta, con l’aumentare del sovrappeso e dell’obesità, il comitato medico scientifico si riunì per capire quali fossero le cause e trovare delle soluzioni a questo problema con l’ alimentazione.
In una prima fase, gli studiosi affermarono che l’ingrassamento era dovuto ad un eccessivo introito di calorie nel nostro organismo. Prevalse l’equivalenza:
più calorie introdotte di quanto necessarie = aumento di grasso
minori calorie = dimagrimento.
La storia ci ha insegnato che questo non è vero.
1°MITO: l’ alimentazione delle diete Ipocaloriche porta alla perdita di massa muscolare e al conseguente abbassamento del metabolismo.
In una seconda fase gli esperti diedero la colpa all’ alimentazione con eccessivi grassi e li misero al bando.
In questo modo si diffuse l’idea che i grassi fossero sinonimo di sovrappeso e nacquero tutta una serie di diete basate sulla riduzione dell’apporto lipidico.
Anche questa teoria si rivelò falsa in quanto dagli anni ottanta e a fine degli anni 90 il sovrappeso e l’obesità sono aumentati e stanno ancora aumentando anche in Italia.
Ricercatori e studiosi, non sono riusciti a stabilire alcun nesso fra il dimagrimento e l’ alimentazione povera di grassi.
Anzi: alcuni studiosi che hanno monitorato per più di un anno soggetti che seguivano un’alimentazione ipolipidica (povera di grassi) riferiscono che tali soggetti finivano ugualmente con l’ingrassare.
2° Mito: la verità è che una giusta quantità di lipidi può aiutare a dimagrire.
L’organismo ha bisogno dei grassi.
Il grasso, svolge un ruolo importantissimo nel veicolare le vitamine liposolubili A, D, E e K, normalmente immagazzinate nel tessuto adiposo e nel fegato, verso i distretti corporei che ne hanno necessità.
Il grasso contribuisce alla produzione di testosterone ed infine, i grassi, come le proteine, favoriscono il senso di sazietà, controllando l’appetito.
Quindi, nelle diete dimagranti, ridurre l’apporto dei lipidi non riduce automaticamente il grasso corporeo.
I più recenti studi pubblicati dall’International Journal of Obesity, suggeriscono che un giusto quantitativo di grassi nell’alimentazione è un fattore importante per tenere il peso sotto controllo.
In una terza fase, più esperti consigliarono un’ alimentazione a base di Carboidrati enfatizzando così la dieta mediterranea fatta di Pane e Pasta (carboidrati raffinati).
Come già detto nell’articolo precedente (ripetere non fa mai male),se si eccede con i Carboidrati si ha un aumento della glicemia nel sangue.
3° Mito: la verità è che un’alimentazione basata su Pasta e Pane ti predispone ad ingrassare più velocemente.
L’organismo risponde a questa Iperglicemia con la secrezione di INSULINA, ormone che però, oltre ad avere il compito benefico di portare nella norma la glicemia nel sangue, ha altri effetti negativi quali:
• inibire la lipolisi (distruzione di grassi)
• favorire la formazione di glicogeno che una parte va nei muscoli e l’altra parte nel fegato e per il resto viene trasformato in Grassi.
Le mie Conclusioni:
Ecco il segreto per un’alimentazione longeva e sostenibile nel lungo periodo
In definitiva, il problema consiste:
- da una parte nel non introdurre Grassi Saturi e Idrogenati (chiamati anche grassi trans)
- dall’altra non eccedere con introduzione massiccia di Carboidrati, in quanto in questo caso l’organismo genera nuovi grassi di deposito.
Oggi, esiste la soluzione per debellare il sovrappeso e l’obesità, ma bisogna affidarsi a valori scientifici:
- Ridurre i carboidrati e scegliere quelli a basso indice glicemico e carico glicemico
- Essere in grado di riconoscere attraverso il cibo grassi proteine e carboidrati
- Saper fare una buona distribuzione dei pasti durante l’arco della giornata in relazione al proprio stile di vita.
- Introdurre una buona dose di grassi buoni che inibiscono il senso di fame
- Praticare un’attività fisica adeguata senza dover passare giornate intere in palestra
Sono consapevole che questo pecorso richiede un cambiamento di rotta e a volte può essere un percorso in salita e pieno di ostacoli.
Per questo motivo ho realizzato il mio nuovo programma The Challenge che ti aiuterà a diventare padrone della tua alimentazione e non più schiavo!
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